 Utilizzando un approccio simile a quello utilizzato nella progettazione di farmaci, un gruppo di ricercatori dell’Università della California a Los Angeles e dell’Arizona State University a Tempe ha realizzato microspugne metallo-organiche in grado di assorbire, anche in piccolo numero e in condizioni di temperatura e di pressione ordinarie, grandi quantità di biossido di carbonio.
Utilizzando un approccio simile a quello utilizzato nella progettazione di farmaci, un gruppo di ricercatori dell’Università della California a Los Angeles e dell’Arizona State University a Tempe ha realizzato microspugne metallo-organiche in grado di assorbire, anche in piccolo numero e in condizioni di temperatura e di pressione ordinarie, grandi quantità di biossido di carbonio.I materiali cristallini porosi, chiamati ZIF, sono costituiti da un reticolo di atomi di metallo tenuti insieme da molecole organiche.
Secondo quanto si legge nell’articolo "High-Throughput Synthesis of Zeolitic Imidazolate Frameworks and Application to C02 Capture" pubblicato sull’ultimo numero della rivista “Science”, molte delle ZIF sintetizzate da Rahul Banerjee e colleghi, autori dello studio, contengono più di un tipo di molecola legante, una circostanza, questa, che può influenzare la sensibilità e la selettività dei pori, a differenza da quanto avviene in materiali simili in cui è presente un solo tipo di legante.
I ricercatori hanno realizzato 25 ZIF in tutto, combinando i materiali di base in migliaia di microreazioni del tutto analoghe ai metodi utilizzati nell’industria farmaceutica. (fc)
(pubblicato su http://lescienze.espresso.repubblica.it/)
 
 

 

 
 
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